Friday, August 17, 2012

Yaya e Abdi

Yaya e' il residence dove vivremo in questi mesi di interregno (prima che si trovi una casa nostra e prima che arrivi tutta la nostra roba da Houston). Allo Yaya c'e' la palestra, due piscine, il campo da tennis, la zona dedicata ai giochi per i bambini...credo che ci staremo molto bene. Ieri ho pure scoperto (sempre grazie a Riccardo) che allo Yaya vive una coppia di giovani italiani gajardi (de roma). Indovinate a che piano? Lo stesso nostro...Indovinate quale porta d'ingresso? Quella appiccicata alla nostra. Insomma, se devo imprecare contro i bambini o il marito dovro' farlo in swahili, che qui mi capiscono tutti. Comunque sono contenta perche' loro sono qui gia' da un paio di mesi, quindi mi sapranno guidare, almeno in questi primi giorni. Attaccato allo Yaya c'e' un centro commerciale che ha un supermercato, un fruttivendolo (con frutta misteriosa che sa di formaggio emmenthal) e altri negozietti vari.

Abdi invece e' il driver di Marco che scorrazza pure me e i bimbi. Gli sono gia' riconoscente. In due giorni mi ha risolto parecchie grane...io gli dico di cosa ho bisogno e lui mi dice "don't worry, I will take care of it" e mi porta a destinazione, senza la perdita di tempo di dover scoprire i vari posti da sola. Una figata, per una pigra come me. Abdi e' educato, non fa domande, ma risponde alle mie in modo attento. Abbiamo gia' parlato di religione, societa' interraziale, sicurezza sui luoghi di lavoro, e altro.
Abdi mi ha insegnato the magic words in swahili:
Asante= grazie
Tafadali= per favore
Nzuri= Ok, bene
Abarigani= buongiorno (vale tutto il giorno)

Mi manca "prego" e "arrivederci", domani gliele chiedo. Vi lascio con una coppia di altalenanti allo Yaya.



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