Ieri abbiamo avuto il piacere di invitare a pranzo i nostri vicini di casa...quelli che vivono in Villa Cashmere, la villa speculare a Villa Pashmina, nel nostro stesso compound. E' un'allegra famiglia dello Zimbabwe che vive in Kenya gia' da 5 anni. Padre (viaggia l'80% del tempo), madre (si lamenta dei viaggi del marito, l'80% del tempo), e tre figli di 16, 11 e 8 anni (ringraziano "thank you for the food" dopo aver mangiato e portano i loro piatti in cucina) hanno vissuto in diversi paesi dell'Africa. A parte le domande incuriosite su Berlusconi (ma com'e' che pure nello Zimbabwe si fanno delle grasse risate alle nostre spalle?), mi hanno colpito la loro preoccupazione sul futuro dell'Europa e il loro punto di vista sull'importanza di dare ai figli un senso di appartenza (i loro figli sono nati in tre paesi diversi...) "artificiale". Effettivamente, per i loro figli (ma anche per i nostri) e' difficile parlare di radici, considerato che ogni 3-4 anni 'sti figlioli vengono spostati in un nuovo paese. E' un argomento su cui ho deciso di riflettere. Ma non qui, senno' faccio la palla a tutti.
Un paio di foto natalizie dei Belli:
La potatura con mezzi pesanti delle piante del balcone della nonna di Napoli e' stata fatta a sua insaputa...adesso sa chi ringraziare...
Baci a tutti,
T.
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