Casa da Alegria non e' un orfanotrofio vero e proprio: solitamente i bambini sono orfani solo di madre o di padre, ma non di entrambi i genitori. Oppure anche se orfani di entrambi, hanno ancora i nonni che potrebbero prendersi cura di loro, ma non ce la fanno economicamente. Non sono pertanto bambini adottabili. Le Suore di Madre Teresa che gestiscono la Casa, curano questi bambini (tanti sono sieropositivi), li nutrono, li fanno studiare, per il tempo necessario: per alcuni si tratta di pochi mesi, per altri si tratta di qualche anno, ma per i piu' sfortunati si tratta di tutta la vita (c'e' da dire che spesso e' una vita breve, la loro, per via delle malattie).
Ci vuole un pizzico di coraggio ad andare in un posto del genere. Ma solo un pizzico, davvero. Se ci vai una volta, capisci subito che il tuo dovere e' quello di ritornarci senza pregiudizi e presunzioni. E poi capisci anche che non serve la luna...basta portarsi il cellulare per i selfie, che a loro piace vedersi (come a tutti i bambini, del resto) e soprattutto fare tanto, tanto solletico, a tutti: prima i prepotenti, che passano avanti gia' con le braccia alzate, per essere solleticati, strapazzati, strizzati e capovolti. Poi anche i piu' timidi che non si sganasciano dalle risate, ma che alla mia domanda "Ancora?"
mi rispondono con il loro piu' bel sorriso.
Baci a tutti. Mi scuso per le foto capovolte, ma non mi riesce girarle.
T.
Fantastiche queste foto. Molto molto meglio delle colazioni tra expat wives - non che io ne sappia poi molto essendo io una sfigatissima moglie di autoctono ;-) Era un po' che non passavo ed รจ stato bello vedere che eri tornata
ReplyDeleteGrazie! (ti avevo risposto gia' ma non vedo piu' la mia risposta, boh, vai a sape'....)
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